Se mi lasci ti Cancello

Si sente spesso dire che i film d´amore siano tutti uguali e non ci sia in essi niente di interessante da scoprire. Eppure, forse non sono proprio tutti così. Questo film, infatti, pur presentando diversi risvolti fantastici, sa andare oltre il solito romanticismo.

I protagonisti della storia sono Joel (Jim Carrey) e Clementine (Kate Winslet), due fidanzati dal carattere completamente diverso, sono legati da un equilibrio ed un’empatia molto forti. Tutto sembra andare bene fra loro, fino a che la loro relazione si interrompe e la struttura narrativa del film prende una nuova piega. Clementine prova un dolore talmente forte da decidere di affidarsi alla Laguna Inc., una clinica specializzata nel cancellare i ricordi, con l’obiettivo di eliminare completamente Joel dalla sua mente. Joel, ferito nell´animo e nell´orgoglio, richiede a sua volta di farsi cancellare i ricordi relativi alla sua vita con Clementine. L’operazione non sarà facile perché, in fase di cancellazione, durante il sonno, Joel metterà in dubbio la scelta appena fatta.

La sceneggiatura del film risulta abbastanza complessa ma valida, lasciando per i primi minuti lo spettatore tranquillo; la narrazione cambia poi volto e ritmo in modo molto interessante. La linearità viene di colpo stravolta e si passa dalla realtà al sogno, con la creazione un intreccio che viene pian piano svelato.

La regia di Gondry (più celebre per i suoi videoclip che non per i lungometraggi) sembra un po’ arrancare nella seconda parte, dove il ritmo ed i colpi di scena risultano appiattiti. Molto interessante, invece, è la parte iniziale, in cui le scene e le inquadrature sono davvero ben curate. Ciò che sicuramente risulta particolarmente azzeccato per il film sono i due attori protagonisti, che riescono a dare estrema credibilità alla storia.

In modo efficace sono messe in luce le difficoltà e i difetti nei quali lo spettatore si può identificare. Certo, nel film, questi ultimi vengono esagerati, ma è comunque possibile intravedere una realistica quotidianità. Ciò che più risulta surreale in Eternal sunshine of the spotless mind – titolo originale del film, a mio parere banalizzato nella sua traduzione italiana – è l’esistenza di questa clinica “cancella-ricordi”, creata come miccia dell’intera narrazione mnemonico-onirica.

Sarebbe bello poter cancellare dalla propria mente qualcosa di sbagliato. Svegliarsi una mattina e non ricordare niente di ciò che ci ha fatto soffrire. Anche se questo non è possibile, in qualche maniera siamo abbastanza bravi nel procurarci altri “metodi di cancellazione”: oltre a tentare di non vedere gli errori che abbiamo commesso, di solito, se qualcuno ci ha ferito ci aspettiamo delle scuse, senza neanche chiederci se siamo noi a doverne, talvolta allontanando così le persone dalla nostra vita. C’è qualcuno, però, che si comporta in maniera differente: è Dio. Continua ad amare la sua creatura nonostante questa lo abbia rinnegato e cancellato dalla propria vita. Avrebbe potuto eliminare tutto e tutti subito dopo il peccato di Adamo ed Eva: del resto se ha creato, può anche distruggere, ed è scritto nella Bibbia che lo farà. Ricordiamoci, però, che prima di fare ciò ci ha dato una possibilità di salvezza. La fede in Cristo ed un ravvedimento sincero fanno in modo che Dio non veda più i nostri peccati, non ne tenga conto – in un certo senso, li dimentichi.

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